A Napoli il Miglior Pub D’italia: Babette Sbanca il Barfestival
01/06/2006:
A
Rimini la birreria Babette di Fuorigrotta è prima nella categoria
«pub». A ritirare il «Diamond Award» al concorso “Bar of the Year”,
svoltosi al Palacongressi, è uno dei soci del locale, Ugo Torre,
presidente di Assopub di Napoli e consigliere nazionale di Fipe-Conals.
La terza edizione di
Barfestival, il più importante evento nazionale
dedicato al mondo del bar è organizzato dalla rivista specialistica
Bargiornale.
Tre soci per il miglior pub d’Italia:
Ugo Torre,
Angelo Esposito e Marina Fragomeni. Sul palco del Barfestival di Rimini
è salito Torre, premiato durante l’esclusivo Diamond Gala con un trofeo
di cristallo con diamante “dipinto”. Tutto inizia qualche mese fa,
quando il mensile Bargiornale invia i suoi giornalisti in giro per
l’Italia a visitare locali “segnalati”. Dopodichè vengono scelti i
migliori dieci professionisti e locali che, nel corso dell’anno, hanno
contribuito a rendere unico lo stile italiano nel panorama
dell’universo Bar.
Quest’anno the winner is: Babette. Il locale
partenopeo l’ha spuntata su pub celebri di Como, Latina, Venezia. “E’
un premio prestigioso e ci gratifica per il lavoro svolto in questi
anni — dice Torre -. Sono nel settore dal 1977: ho iniziato come
lavapiatti. Nell’86 presi un’attività in gestione e, nel 1992, ho
creato il Babette, con soli 86 posti. Il nome deriva dal film, premio
oscar nel 1988, ‘Il pranzo di Babette’, per evidenziare la nostra
passione per la cucina”. Il locale è stato poi ampliato (1997) è oggi
raggiunge i 120-140 posti. “Un ringraziamento va allo staff della
birreria e ai nostri clienti — aggiunge -. Crediamo in questo lavoro e
i risultati sono importanti: siamo un locale referente dell’Heineken
per eventi, birra alla spina e per le birre speciali del gruppo”.
In
Italia l’Heineken conta circa 175 locali “amici”. Di questi, solo
cinque in Campania, tra cui Babette, posseggono il nuovo “braccio
erogatore ghiacciato” dal quale esce birra a zero gradi. “La nostra
birreria - spiega - ha anche organizzato, all’università della birra di
Varese, alcuni corsi di spillatura per gestori. Siamo sensibili
all’aggiornamento professionale dei nostri collaboratori e un lunedì al
mese organizziamo serate di degustazione e cultura birraria con Alfio
Ferlito”. Dodici addetti, 98 mila presenze nel 2005 e un annesso “Store
Babette” (birra shop) con 300 tipologie di birra in bottiglia, 100 tipi
di whisky (singole malt) e rum, oltre 130 grappe di vitigni alla
mescita, libri e gadgettistica sulla birra: questi i numeri che fanno
grande Babette. Tra i fattori di successo c’è la fidelizzazione con gli
habitué. “Coccoliamo i clienti — afferma Torre — offrendo una sorta di
alta ristorazione: abbiamo sviluppato molto la cucina da dove escono
prodotti gustosi, come i crostoni al prosciutto di cervo, al crudo
della foresta nera o al filetto di tonno. E a fine pasto offriamo
cioccolatini dal gusto speciale”. Per il futuro, i tre soci sognano di
aprire un nuovo locale nelle vicinanze di Napoli e, poi, fuori regione.
Una curiosità: Babette è citata, nel libro “Great Beers Of Belgium” del
più grande esperto mondiale, Jackson Michael, come un ritrovo esclusivo
dove trovare una vasta gamma di birre in bottiglia.
Basilio Puoti, Panorama